giovedì 8 marzo 2012

ardenne, megatavolo al miles

 Un  altro grande tavolo al Miles, dedicato questa volta allo scenario delle Ardenne. La realizzazione è stata curata da Corrado Valentini, socio del Miles


il tavolo delle Ardenne prima che si scatenino le forze in campo
Il tavolo è stato fatto con gli esagoni prodotti dalla Asterwargame

Da Wikipedia

L'offensiva delle Ardenne (in tedesco Ardennenoffensive, nella letteratura anglosassone nota come battle of the Bulge) fu l'ultima grande offensiva strategica tedesca sul fronte occidentale durante la seconda guerra mondiale. Il nome in codice assegnato dalla Wehrmacht era inizialmente "operazione Wacht am Rhein (guardia al Reno), successivamente sostituito per motivi di sicurezza con "operazione Herbstnebel" (nebbia autunnale).
L'offensiva delle Ardenne era molto ambiziosa secondo il progetto originale di Adolf Hitler, che sperava addirittura in una clamorosa sconfitta alleata e in una ripetizione della disfatta di Dunkerque. Nonostante la grande superiorità alleata di uomini e mezzi (l'esercito tedesco schierava ancora 164 divisioni sul fronte orientale e solo 74 divisioni all'ovest) durante la prima settimana le forze tedesche ottennero alcune significative vittorie e riuscirono a sfondare in profondità. Totalmente sorpresi, i comandi Alleati e le truppe sul campo, preda di un eccessivo sentimento di superiorità e sicurezza, inizialmente mostrarono segni di cedimento e sbandamento, facendo temere un disastro strategico.
La battaglia terminò, dopo un mese di scontri, con la vittoria finale degli Alleati e il fallimento dell'offensiva tedesca, ma le dure perdite subite nelle Ardenne, soprattutto dall'esercito statunitense, costrinsero ad una revisione degli schieramenti e dei piani, rallentarono l'attacco al cuore della Germania e provocarono anche una crisi nel comando supremo tra il maresciallo Montgomery e i generali statunitensi. Indirettamente tuttavia, a causa dell'impiego da parte dei tedeschi di considerevoli riserve di uomini e mezzi corazzati, questa battaglia facilitò anche la riuscita della schiacciante offensiva in massa dell'Armata Rossa sul fronte orientale iniziata il 12 gennaio 1945.
Stalin e la storiografia sovietica, al contrario, parlarono di un salvataggio degli Alleati in grande difficoltà da parte della "anticipata" offensiva dell'Armata Rossa che avrebbe costretto Hitler ad interrompere definitivamente qualsiasi tentativo offensivo ad ovest. Un'analisi alternativa sostiene infine che l'offensiva abbia permesso agli Alleati di sconfiggere l'élite dell'esercito tedesco, che si trovò fuori dalle difese della Linea Sigfrido e in grave difficoltà dal punto di vista logistico, e che ciò abbia facilitato di molto il successivo attacco alla Germania

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