Lo scenario (by Andrea Porchera, organizzatore del tavolo)
"In piena estate del 1861 quattro armate si stavano radunando e formando dentro ed intorno Washington. Divenne, così, ovvio che la Virginia del nord sarebbe stata teatro della prima (ed in molti ritenevano anche l’ultima) grande battaglia campale della guerra civile. Piccoli scontri nell’area erano già stati combattuti a Big Bethel, Phillippi, Falling Waters e Rich Mountain, tutte località della Virginia, scontri che seppur di volta in volta avevano dato coraggio ed entusiasmo ad una delle due parti, nella sostanza poco avevano deciso, oltre che a lanciare o distruggere la carriera di qualche militare (non si dimentichi mai la fortissima pressione della stampa in quei primi mesi di guerra e la forte risonanza che veniva data anche ad avvenimenti in altre circostanze insignificanti).
A Washington e dintorni era stanziata l’Armata della Virginia Nord-Orientale, in tutto circa 35mila uomini al comando del Generale Irvin McDowell. A contrastare McDowell vi era l’Armata del Potomac, circa 21.600 uomini al comando dell’eroe di Fort Sumter, il Generale Pierre Gustave Toutant Beauregard.
Nella Valle della Shenandoah l’Armata della Pennsylvania, 18mila uomini al comando del Generale della milizia della Pennsylvania Robert Patterson fronteggiava gli 11.700 uomini dell’Armata della Shenandoah del Generale Joseph Johnston.
Intorno alla metà di luglio le pressioni su McDowell perché assumesse l’iniziativa si erano fatte fortissime. Oltre all’ormai quotidiano grido di “On to Richmond!” lanciato dalle colonne del New York Tribune, lo stesso Lincoln pretendeva che si agisse prima dello scadere del termine di tre mesi di arruolamento di moltissimi reggimenti. La preoccupazione di Lincoln in effetti era più che giustificata: si pensi ad esempio che la Batteria della Milizia di New York comandata dal capitano Varian tornò a casa allo scadere del termine esattamente il giorno prima della battaglia di Bull Run!
Alle proteste di McDowell che le sue truppe erano ancora inesperte e parzialmente addestrate, Lincoln rispose che lo stesso valeva per il nemico.
Di conseguenza il 16 luglio 1861 l’esercito di McDowell tolse l’accampamento ed iniziò la sua marcia di avvicinamento a Richmond. Ancora prima che i federali avessero lasciato Washington Beauregard, grazie ai suoi informatori, era a conoscenza di cosa stava accadendo e di quale fosse la metà dell’esercito avversario.
Il 17 luglio Beauregard inviò a Johnston una richiesta urgente affinchè disimpegnasse le sue truppe dalla valle dello Shenandoah e le conducesse in tutta fretta a Manassas Junction allo scopo di unirsi a Beauregard nel respingere l’attacco di McDowell. L’operazione riuscì sin troppo facilmente a Johnston, essendo Patterson destinatario di ordini confusi e contraddittori da parte dell’amministrazione federale ed avendo egli assunto un atteggiamento estremamente cauto dopo una battura d’arresto subita dalle truppe ribelli a Falling Waters il precedente 2 luglio. Il 18 luglio Johnston uscì non osservato da Winchester e si diresse in aiuto di Beauregard.
Lo stesso giorno in cui Johnston iniziò la sua marcia, una delle divisioni di McDowell, quella del gen. Tyler,aveva attaccato le unità del Generale Longstreet al Blackburn’s Ford. Tutta l’operazione venne compiuta contro le specifiche istruzioni ricevute da McDowell, contrario ad uno scontro generale troppo presto. Tyler fu severamente ripreso per la sua iniziativa e ciò forse spiega il suo comportamento eccessivamente cauto nel corso della battaglia vera e propria. In ogni caso il piccolo scontro avvenuto al Blackburn’s ford convinse da un lato Beauregard circa l’intenzione di McDowell di voler attaccare il suo fianco destro (quello che in effetti era il piano originale del generale unionista) e d’altro canto spinse McDowell a ritenere il terreno dove era posizionata la destra confederata troppo difficile da attraversare per le sue truppe inesperte.
Sicchè McDowell prese la decisione di attaccare la sinistra confederata e spese i successivi due giorni nell’individuare una strada percorribile per attuare detto piano strategico. Nel frattempo, il 19 luglio, le prime brigate di Johnston iniziarono ad arrivare a Manassas Junction…"
A Washington e dintorni era stanziata l’Armata della Virginia Nord-Orientale, in tutto circa 35mila uomini al comando del Generale Irvin McDowell. A contrastare McDowell vi era l’Armata del Potomac, circa 21.600 uomini al comando dell’eroe di Fort Sumter, il Generale Pierre Gustave Toutant Beauregard.
Nella Valle della Shenandoah l’Armata della Pennsylvania, 18mila uomini al comando del Generale della milizia della Pennsylvania Robert Patterson fronteggiava gli 11.700 uomini dell’Armata della Shenandoah del Generale Joseph Johnston.
Intorno alla metà di luglio le pressioni su McDowell perché assumesse l’iniziativa si erano fatte fortissime. Oltre all’ormai quotidiano grido di “On to Richmond!” lanciato dalle colonne del New York Tribune, lo stesso Lincoln pretendeva che si agisse prima dello scadere del termine di tre mesi di arruolamento di moltissimi reggimenti. La preoccupazione di Lincoln in effetti era più che giustificata: si pensi ad esempio che la Batteria della Milizia di New York comandata dal capitano Varian tornò a casa allo scadere del termine esattamente il giorno prima della battaglia di Bull Run!
Alle proteste di McDowell che le sue truppe erano ancora inesperte e parzialmente addestrate, Lincoln rispose che lo stesso valeva per il nemico.
Di conseguenza il 16 luglio 1861 l’esercito di McDowell tolse l’accampamento ed iniziò la sua marcia di avvicinamento a Richmond. Ancora prima che i federali avessero lasciato Washington Beauregard, grazie ai suoi informatori, era a conoscenza di cosa stava accadendo e di quale fosse la metà dell’esercito avversario.
Il 17 luglio Beauregard inviò a Johnston una richiesta urgente affinchè disimpegnasse le sue truppe dalla valle dello Shenandoah e le conducesse in tutta fretta a Manassas Junction allo scopo di unirsi a Beauregard nel respingere l’attacco di McDowell. L’operazione riuscì sin troppo facilmente a Johnston, essendo Patterson destinatario di ordini confusi e contraddittori da parte dell’amministrazione federale ed avendo egli assunto un atteggiamento estremamente cauto dopo una battura d’arresto subita dalle truppe ribelli a Falling Waters il precedente 2 luglio. Il 18 luglio Johnston uscì non osservato da Winchester e si diresse in aiuto di Beauregard.
Lo stesso giorno in cui Johnston iniziò la sua marcia, una delle divisioni di McDowell, quella del gen. Tyler,aveva attaccato le unità del Generale Longstreet al Blackburn’s Ford. Tutta l’operazione venne compiuta contro le specifiche istruzioni ricevute da McDowell, contrario ad uno scontro generale troppo presto. Tyler fu severamente ripreso per la sua iniziativa e ciò forse spiega il suo comportamento eccessivamente cauto nel corso della battaglia vera e propria. In ogni caso il piccolo scontro avvenuto al Blackburn’s ford convinse da un lato Beauregard circa l’intenzione di McDowell di voler attaccare il suo fianco destro (quello che in effetti era il piano originale del generale unionista) e d’altro canto spinse McDowell a ritenere il terreno dove era posizionata la destra confederata troppo difficile da attraversare per le sue truppe inesperte.
Sicchè McDowell prese la decisione di attaccare la sinistra confederata e spese i successivi due giorni nell’individuare una strada percorribile per attuare detto piano strategico. Nel frattempo, il 19 luglio, le prime brigate di Johnston iniziarono ad arrivare a Manassas Junction…"
Io ero questo
colonel john palmer |
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