giovedì 1 settembre 2011
strategia&tattica chiude, viva strategia&tattica
il titolo può essere fuoriviante, si tratta di un omaggio a un negozio che ha segnato un'epoca nella breve storia del wargame -e non solo- italiano. Non mi interessa entrare nel merito della cause che hanno portato alla chiusura di Strategia, voglio solo ricordare un nome che per i più significa poco o nulla, ma per gli appassionati di boardgame, di giochi di ruolo, di miniature, di wargame e più in generale di gioco esso ha rappresentato un porto sicuro per quasi trent'anni, since 1984 o giù di lì. E io sono stato stato uno degli edificatori di quel porto. Rivendico questo primato con orgoglio. E sono rimasto a contribuire al suo sviluppo per circa dieci anni, sconosciuto ai più quantomeno di nome se non di viso. Poi, prima del trasloco da via del Colosseo a via Cavour, lasciai per motivi personali, una scelta sofferta che ancora oggi mi turba. Ed è il motivo per cui finora non sono intervenuto su una notizia che è di inizio estate. In occasioni come queste i ricordi si affollano, dai lavori fatti in economia all'interno dei locali di via del Colosseo ("proprio davanti al convento occupato") ai primi rapporti con i fornitori americani, dalla scelta del logo al colpo di genio della stanza di gioco, dall'accesa competizione con un altro protagonista di quei tempi al rapporto straordinario instaurato con un personaggio, che voglio qui ricordare -unico- con nome e cognome: il compianto Giovanni Ingellis, fondatore della Stratelibri, grande imprenditore del settore, grande innovatore ma soprattutto grande amico. dall'abbandono non ferquentavo più i locali di Strategia ma continuavo ad averne notizie di seconda o terza mano. Oggi il mondo ludico italiano si è impoverito ancora. Lunga vita a Strategia&Tattica!
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